Gli studenti occupano Italia

Testo: Maria Stella Scorso Fotografia: Simona Granati

Roma, Italia. «Un’ondata di mobilitazioni si era diffusa in tutta Italia sin dall’inizio di ottobre, quando operai e studenti, i cittadini de L’ Aquila come quelli di Terzigno, la società civile organizzata in associazioni, reti e comitati, parti significative del sindacato hanno deciso di incontrarsi per dar vita ad un fronte comune capace di costruire una nuova opposizione, reale e concreta, alla crisi economica e ad un governo che ha completamente fallito il suo mandato, aumentandone gli effetti.

Già quest’ estate avevamo assistito ad un attacco diretto alla contrattazione nazionale attuato dal nuovo amministratore delegato della FIAT , Sergio Marchionne. Operazione che è stata portata avanti attraverso una precisa strategia aziendale che, nel corso degli ultimi mesi, ha prodotto il ridimensionamento degli stabilimenti al Sud, l’inserimento di alcuni di questi in un piano di dismissione e la cassa integrazione costretta per molti operai, oltre che a una riduzione degli stipendi a fronte dell’aumento delle ore di lavoro. I più elementari, e dunque fondamentali diritti dei lavoratori vengono sacrificati già da tempo in nome della competitività dell’ azienda italiana nel mercato automobilistico mondiale.

L’ offensiva da parte del governo è continuata sul piano delle riforme dell’ istruzione col tentativo di attuare la riforma gelimini, che è stata oggetto negli utimi due anni di aspre contestazioni e di rinvii. Quest’ autunno l’ anno accademico si è aperto con mobilitazioni di protesta, cortei, azioni dimostrative, occupazioni di università e scuole in tutta Italia, intrecciando i percorsi di lotta che in tutto il paese che si stanno dando contro le politiche del governo.

Il 16 ottobre sono scesi in piazza a Roma 800.000 persone ad esprimere il proprio dissenso contro le politiche che in questo paese stanno portando l’ italia sull’orlo di un collasso, lavoratori della conoscenza , studenti di scuole e università, operai, giovani precari cittadini di Terzigno in lotta contro la costruzione di una discarica, Aquilani indignati per i falsi programmi di ristrutturazione della città dopo il territorio e molti altri.

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